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Luzi

2022

 

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Teo Luzi

Il Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi è nato a Cattolica (RN) il 14 novembre 1959. È coniugato con la Signora Giusy e ha una figlia, Eleonora. Ha intrapreso la carriera militare nel 1978 con la frequenza del 160° Corso dell’Accademia Militare di Modena, completando gli studi militari presso la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma nel biennio 1980-1982. Ha frequentato il 117° Corso Superiore di Stato Maggiore presso la Scuola di Guerra dell’Esercito e, a seguire, il 1° Corso ISSMI (Istituto Superiore di Stato Maggiore Interforze) nell’A.A. 1994/1995, poi la 64ª sessione ordinaria IASD (Istituto Alti Studi per la Difesa) presso il Centro Alti Studi della Difesa nell’A.A. 2012/2013, conseguendo, con il massimo giudizio, i relativi titoli: “Scuola di Guerra”, “ISSMI” e “IASD”. Ha conseguito la laurea in “Scienze Politiche” presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” nel 1987 e quella in “Giurisprudenza” presso il medesimo Ateneo nel 1991. Nel 2004 si è laureato in “Scienze Internazionali e Diplomatiche” presso l’Università degli Studi di Trieste. Nello stesso anno ha conseguito il Master di 2° livello in “Scienze strategiche” presso l’Università degli Studi di Torino e nel 2013 quello di “Strategia globale e sicurezza” presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. È stato direttore della rivista “Il Carabiniere”. Nel novembre 2021, in occasione della 50^ edizione del “Premio Guidarello per il giornalismo d’autore” ha ricevuto il riconoscimento del Guidarello ad honorem. Ha retto incarichi di comando per oltre 18 anni e, in particolare, quello di Comandante della Compagnia di Roma Centro (1984-1992) e dei Comandi provinciali di Savona (2001-2003) e Palermo (2007-2012), periodo, quest’ultimo, durante il quale ha contribuito a consolidare il ruolo delle Istituzioni pubbliche nella società locale e ha dato un rilevante apporto nella lotta contro la criminalità organizzata mafiosa, sia associativa sia economico-finanziaria. Tra altre investigazioni di maggior rilievo, nel 2008 ha coordinato l’operazione “Perseo” che ha condotto in carcere, per ordine della Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, oltre 100 affiliati a “Cosa nostra”, interrompendo il progetto criminale di ricostituire la “cupola mafiosa” siciliana; ha altresì coordinato investigazioni che hanno consentito il sequestro giudiziario, ai sensi della legislazione antimafia, di beni per un valore complessivo superiore ai 500 milioni di euro. Ha fatto parte del “team dirigenziale” (D.M. 29/1/2014) incaricato di individuare la strategia per la realizzazione della “spending review” nelle Forze armate e della relativa “task force” (D.M. 280/8/2014), e ha preso parte agli analoghi lavori presso il Ministero dell’Interno finalizzati alla “spending review” delle Forze di Polizia. Dal 2004 al 2006 è stato responsabile per il Ministro dell’Interno di progetti tecnologici del Programma Operativo Nazionale, finanziati per un valore di 40 milioni di euro dell’Unione Europea. Ha anche assolto vari incarichi all’estero tra cui quello di Capo di Stato Maggiore presso la “Multinational Specialized Unit” (MSU) in Bosnia & Erzegovina (1998-1999) e Capo team dell’“advanced party” MSU in Kosovo. Ha ricoperto, dal 6 settembre 2018 al 15 gennaio 2021, l’alta funzione di Capo di Stato Maggiore del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri. È insignito dell’onorificenza di “Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana”. Crede fortemente nella tutela ambientale e nelle innovazioni dell’Amministrazione pubblica e, nel senso, ritiene che l’assunto di ogni buon dirigente sia l’art. 98 della Costituzione che recita «I pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della Nazione». Dal 16 gennaio 2021, il Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi è Comandante Generale dell’Arma dei

Motivazioni del Premio

Il premio è stato attribuito al Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi, Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, quale sentito omaggio a un servitore dello Stato che ha sempre perseguito con costanza e fermezza la difesa dei principi democratici della nostra Repubblica, l’abnegazione nei confronti delle Istituzioni, l’affermazione di lealtà, di integrità morale, di dedizione e di solidarietà. La profonda correttezza che ha sempre caratterizzato il suo operato è testimonianza significativa di come essere fulgido esempio di diffusione di alta e concreta cultura della giustizia. La Sua intensa attività ha favorito l’implementazione della lotta al terrorismo, del contrasto alla criminalità comune e organizzata, ma anche della cultura della legalità con la significativa capacità di trasmettere ai giovani interesse e passione per la ricerca della verità riponendo in loro grandi aspettative per il futuro.

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Conferimento Premio Internazionale per la cultura "Vissi d'Arte Cittą di Alcamo"
Ritira il premio il Col. Fabio Bottino Comandante Provinciale di Trapani.


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